In un servizio in esclusiva pubblicato oggi, Buzzfeed riporta che a breve le comunicazioni in rete degli egiziani verranno monitorate dalla consociata di una società di sicurezza informatica americana, See Egypt. A quanto pare il governo egiziano avrà la possibilità di spulciare come nessun altro paese al mondo i dati dei propri cittadini in rete, compresi strumenti di conversazione come Skype e Social Media come Facebook, Twitter e Youtube. See Egypt userà la tecnologia Deep Packet Inspection, che consente la geolocalizzazione e il monitoraggio del traffico internet.
E’ un salto di qualità preoccupante per un paese dilaniato dalla diatribe interne (solo un anno fa la Fratellanza Musulmana è stata dichiarata illegale e decine di migliaia di cittadini egiziani sono stati rastrellati ed arrestati per aver partecipato a manifestazioni di piazza). E se qualcuno avesse il dubbio che una tale misura è stata presa esclusivamente per contrastare fenomeni terroristici, è stato uno stesso funzionario del governo (rimasto anonimo) a spiegare come il controllo del traffico online potrà riguardare l’eventuale “dissolutezza” degli utenti, compresi gli “atti omosessuali”.
A conferma di questo è stato diffuso dal Ministero dell’Interno egiziano un comunicato, dove si spiega quali saranno i comportamenti monitorati in rete. E la lista comprende veramente di tutto, dalla “mancanza di morale” allo “scetticismo nella religione”. Compreso il “sarcasmo”:
Blasphemy and skepticism in religions; regional, religious, racial, and class divisions; spreading of rumors and intentional twisting of facts; throwing accusations; libel; sarcasm; using inappropriate words; calling for the departure of societal pillars; encouraging extremism, violence and dissent; inviting demonstrations, sit-ins and illegal strikes; pornography, looseness, and lack of morality; educating methods of making explosives and assault, chaos and riot tactics; calling for normalizing relations with enemies and circumventing the state’s strategy in this regard; fishing for honest mistakes, hunting flesh; taking statements out of context; and spreading hoaxes and claims of miracles.
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